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“Souvenir di Lusso”: la Verona di Sejo Zuzon in mostra alla Locanda ai Portici, Via Sottoriva 3/c, Verona Sara Villardi, curatrice della mostra, definisce le opere: «Frammenti della città che appaiono in piccolissimi quadri, fra luci e ombre, come tasselli di un grande puzzle da ricostruire». Sejo Zuzon, alla vigilia della sua ultima personale, afferma: «Vivo per mettermi in mostra. Se dovessi seguire le correnti della storia dell’arte contemporanea dovrei appendere al muro della frutta con lo scotch. Non lo farò mai! Preferisco dipingere con i pennelli e seguire la corrente dell’Adige che a ogni ora del giorno cambia sfumatura. Intreccio il colore in silenzio. Il mio obiettivo è arrivare a dipingere diecimila tele di Verona». L’artista si esprime con pennellate veloci, quasi un tipo di neo impressionismo urbano, utilizzando colori acrilici e una copertura di vernice a rendere più scintillante, dinamica e protetta la tela. Il soggetto preferito da Zuzon diventa la città di Verona, da tutti i punti di vista, da tutte le angolazioni e le prospettive, da quelle più classiche a quelle più originali e inaspettate. La tavolozza di colori prediletta si riduce a quattro tonalità (blu di Prussia, giallo primario, bianco, fucsia), declinate in varie sfumature, dove prendono vita le sue visioni urbane. Anche il vino amarone, protagonista assoluto di quella terra della Valpolicella, in cui vive e lavora l’artista, diventa parte della sua genesi creativa, utilizzato qui in modo sorprendente, ma efficace, per diluire il colore e la “pulizia” dei pennelli. Nella locandina della mostra Zuzon ha scelto di rappresentare una giovane donna veronese, Jenny Gironi, amica e sportiva, qualificatasi con la Fondazione Bentegodi ai Campionati Italiani Assoluti di Pesistica nel 2016, che solleva una delle piccole tele esposte,15x15cm, raffigurante via Sottoriva, ad indicare non solo il luogo della mostra, ma anche a sottolineare e a farci ripensare al peso e al valore dell’arte in senso ironico e metaforico.
“Souvenirs of Luxury": Sejo Zuzon's Verona on display at Locanda ai Portici, Via Sottoriva 3/c, Verona Sara Villardi, curator of the exhibition, defines the works, “Fragments of the city that appear in tiny pictures, between light and shadow, like pieces of a large puzzle to be reconstructed.” Sejo Zuzon, on the eve of his latest solo exhibition, says, “I live to put myself on display. If I were to follow the currents of contemporary art history, I would have to hang fruit on the wall with scotch tape. I will never do that! I prefer to paint with brushes and follow the current of the Adige, which changes hue with every hour of the day. I weave the color in silence. My goal is to get to paint ten thousand canvases of Verona.” The artist expresses himself with quick brushstrokes, almost a type of urban neo-impressionism, using acrylic paints and a covering of paint to make the canvas more sparkling, dynamic and protected. Zuzon's favorite subject becomes the city of Verona, from all angles and perspectives, from the most classical to the most original and unexpected. His favorite color palette is reduced to four shades (Prussian blue, primary yellow, white, fuchsia), declined in various hues, where his urban visions come to life. Amarone wine, the absolute protagonist of that land of Valpolicella, where the artist lives and works, also becomes part of his creative genesis, used here in a surprising but effective way to dilute the color and the “cleanliness” of the brushes. In the exhibition poster Zuzon chose to depict a young woman from Verona, Jenny Gironi, a friend and sportswoman who qualified with the Bentegodi Foundation at the 2016 Italian Absolute Weightlifting Championships in 2016, lifting one of the small canvases on display,15x15cm, depicting Via Sottoriva, to indicate not only the location of the exhibition, but also to emphasize and make us rethink the weight and value of art in an ironic and metaphorical sense.
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